venerdì 29 luglio 2011

SUPER 8 trama + trailer

USCITA: 9 SETTEMBRE 2011


In una piccola cittadina industriale dell’Ohio, nell'estate del 1979, un gruppo di ragazzini sta girando un film sugli zombie in super 8 da mostrare ad un festival provinciale. Una notte, durante una ripresa, assistono ad uno spaventoso incidente ferroviario, casualmente filmato dalla loro telecamera. La questione è talmente importante che la loro cittadina si riempie di militari intenti ad indagare mentre misteriosamente dalle case spariscono oggetti tecnlogici, persone e cani. Questa serie di eventi eccezionali fa sospettare ai ragazzi che, dietro al disastro ferroviario, si celi molto più di quanto loro avrebbero mai potuto immaginare. Alla fine starà ai ragazzi riuscire a mettere insieme i pezzi di una storia che procederà comunque, con o senza il loro intervento, e dalla quale dovranno uscire vivi.





Al suo terzo film J.J. Abrams (Mission Impossibile III, Star Trek - Il Fututro ha inizio) gira la sua opera più complessa, l'unica in grado di fondere le molte diverse ossessioni della sua carriera anche televisiva, ricordiamo infatti che è stato il creatore della serie di culto Lost, che seppe tenere incollati allo schermo milioni di telespettatori. Super 8  è una pellicola che conferma le grandissime doti da intrattenitore del suo regista e del suo produttore Steven Spielbergh (Lo squalo, Shindler’s list), ma dietro questo strato di superficie, volto principalmente all’intrattenimento, c’è dell’altro.
Partiamo già dal titolo. Come molti sanno il super 8 è un formato di pellicola che riporta alla mente il filmato amatoriale, o comunque a riprese non professionistiche con le quali tutti, o quasi tutti, coloro che si sono avvicinati al mondo del cinema, avranno avuto a che fare. La pellicola, perciò, vuole essere un omaggio ad un modo di fare cinema primordiale, per così dire “delle origini” a cui i due registi sono molto affezionati. Un omaggio anche alla verità e alla sincerità di quelle riprese. Non è un caso che sarà proprio la telecamera amatoriale dei ragazzini a svelare allo spettatore ciò che sta realmente succedendo nella cittadina.
Un’altra particolarità del film sono i protagonisti, tutti attori giovanissimi che forniscono delle prove recitative molto valide, tra le quali spicca quella di Alice (Elle Fanning - Mi chiamo Sam, Somewhere). Questa scelta poteva essere adoperata per indirizzarlo verso una fetta di pubblico ben determinata, la realtà è ben diversa. I ragazzini hanno spesso atteggiamenti da adulti, in particolare la Fanning e Jack (Kyle Chandler  Ultimatum alla terra, The Kingdom) (anche se talvolta un pochino troppo), e sono catapultati in un’atmosfera che è ben lontana dal mondo favolistco e spiccatamente avventuriero di un film come i Goonies di Richard Donner, di cui lo stesso Spielbergh firmò la sceneggiatura. Anche qui i ragazzini sono i padroni della scena, però sono gli eventi che vanno loro incontro, al contrario del film di Donner dove la ricerca dell’avventura da parte del protagonisti è quasi spasmodica.
Senza svelare più del necessario, il film è una buona fusione di due affermati registi che hanno fatto della fantascienza uno dei punti forti della loro filmografia. In certe scene si può rivedere l’Abrams di Lost (ci sono similitudini tra lo schianto de volo della Oceanic sull’isola del telefilm e l’incidente ferroviario di inizio film), e in certe altre l’Abrams di Cloverfield. Soprattutto, alla fine della visione di Super 8, verrà spontaneo qualche paragone tra Jack e il protagonista di un altro successo targato Spielbergh, stiamo parlando del piccolo Elliot (Henry Thomas) di E.T. Solo che nel film di Abrams Jack usa la bicicletta per scappare, non per volare in cielo, con la luna come sfondo romantico.





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