USCITA: 21 OTTOBRE 2011
Dopo il primo sconvolgente episodio e il secondo (un po’ meno fortunato) ecco che a ottobre torna sul grande schermo la terza parte di Paranormal Activity, la saga horror più spaventosa degli ultimi anni. A annunciarlo è il regista israeliano Oren Peli, affermando che il film uscirà il 21 ottobre 2011, in contemporanea con gli USA. In rete si sta già diffondendo il trailer in cui si vedono due sorelline intente ad evocare gli spiriti, totalmente al buio, con la lucina rossa della telecamera a farle compagnia…ma non solo. Questa volta, dunque, i registi Henry Joost e Ariel Schulman (autori di “Catfish”) tornano alla fine degli anni Ottanta per esplorare l’infanzia di Katie, la protagonista del franchise, all’epoca in cui comincia a stabilire un contatto con entità paranormali malefiche. Sembra proprio un prequel, ma siamo pronti a scommettere che i realizzatori non si lasceranno scappare l’occasione di esplorare anche il presente.
La saga ha veramente spopolato in tutto il mondo, e lo stile documentaristico si è esteso a macchia d’olio, dopo il progetto messo in atto da Peli nel 2007. Il primo film, girato interamente a casa di Peli, è costato 15 mila dollari e in pochi giorni ne incassò 108 milioni! Pensate che i protagonisti hanno ricevuto solo 500 dollari ciascuno per girarlo, ma in seguito sono stati lautamente ricompensati. Attualmente, la cifra totale incassata è di 193 milioni di dollari.
Nel 2010 abbiamo assistito al prequel/sequel “Paranormal Activity 2”, diretto da Tod Williams con Oren Peli stavolta nelle vesti di produttore. Questo secondo film ci mostra gli eventi accaduti 2 mesi prima della morte di Micah Sloat, il protagonista maschile, introducendo il personaggio di Kristi, la sorella di Katie, e la sua famiglia. Scopriamo che il marito di Kristi riesce a trasferire il demone da sua moglie a Katie, mentre il finale si colloca il giorno dopo la morte di Micah.
Parallelamente a “Paranormal Activity 2” è stato girato anche un sequel giapponese indipendente, intitolato “Paranormal Activity 2: Tokyo Night”, e racconta di due studenti nipponici che scoprono di avere a che fare con un’entità sovrannaturale dopo essere tornati a Tokyo dopo un viaggio a San Diego.
La critica mondiale si è spaccata: alcuni hanno sempre elogiato il progetto, ma si sono scagliati contro la crudezza di alcune scene e l’effetto ansia ai livelli massimi, il che non lo rendeva assolutamente adatto ad un pubblico di giovanissimi. Infatti, negli USA le pellicole sono state siglate come “Restricted”, cioè visibili da minorenni accompagnati. In Inghilterra sono state vietate ai minori di 15 anni, mentre in Germania e Olanda ai minori di 16. In Italia il primo film è stato giudicato vietato ai minori di 14 anni, ma ciò ha fatto insorgere il Codacons, l’Associazione per la tutela dei minori, che ha chiesto di vietarlo ai minori di 18 e che il trailer non passasse in tv nelle ore di fascia protetta. Altri critici hanno definito la saga una scemenza totale, un semplice fenomeno pubblicitario fatto per arricchirsi in maniera immediata e senza fatica o arte.
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